Corpi dalle forme generose e rassicuranti dei dipinti, si fronteggiano con esseri acefali, ombre scomposte e sconnesse, immagini riflesse e deformate dei volti sfigurati dell'installazione.
Il tutto rimanda il visitatore ad un mondo dicotomico dove l'anima e il CORPO, la spiritualità e l'IMMAGINE, l'invisibile e il VISIBILE, si scontrano di fronte ad uno SPECCHIO. L'oggetto magico, assunto dalla società globale e narcisistica a strumento su cui proiettare il proprio IO, capace di un oblio tale per cui, l'uomo egoico non comprenda più di ESSERE.
Ri-farsi, trans-formarsi, trans-figurarsi, ri-configurarsi, modificarsi in identità diverse dal genere di appartenenza, permettendosi di sondare un territorio dove il vero e il verosimile, il reale e l'apparente, il tutto e il nulla, convivono in un mistero trinitario.
presentazione Maresa Galli
a cura di Joanna Irene Wrobel e Maria Antonietta Roselli